Cos'è il Food Safety Plan e Perché È Fondamentale per le Aziende Alimentari
Il Food Safety Plan è uno strumento essenziale per le aziende alimentari, in particolare per chi esporta negli Stati Uniti e deve rispettare il FSMA (Food Safety Modernization Act). Questo piano consente di prevenire rischi per la sicurezza alimentare attraverso un approccio basato sulla prevenzione anziché sulla sola gestione delle emergenze.

Cosa Include un Food Safety Plan?
Un Food Safety Plan efficace deve comprendere:
Analisi dei Pericoli: identificazione dei rischi biologici, chimici e fisici associati agli ingredienti e ai processi produttivi.
Controlli Preventivi: misure per eliminare o ridurre al minimo i rischi individuati.
Monitoraggio e Verifica: procedure per garantire che le misure di controllo siano applicate correttamente.
Azioni Correttive: strategie per gestire eventuali deviazioni dai protocolli di sicurezza.
Gestione della Documentazione: registrazioni dettagliate di tutte le attività per dimostrare la conformità alla normativa.
Differenze tra HACCP e Food Safety Plan
Molte aziende confondono l’HACCP con il Food Safety Plan. Sebbene entrambi si basino sull’analisi dei pericoli, il Food Safety Plan è più ampio e comprende anche i controlli preventivi basati sul rischio, che sono obbligatori per chi esporta negli USA.
Perché Rivolgersi a un Esperto per la Creazione del Food Safety Plan?
Implementare un Food Safety Plan conforme alla normativa FSMA richiede competenze specifiche. Alimenta Consulting supporta le aziende nella creazione e revisione del piano, garantendo la massima conformità e riducendo il rischio di sanzioni o blocchi doganali.
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La certificazione VIVA (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è uno standard pubblico sviluppato dal Ministero dell’Ambiente per misurare e migliorare la sostenibilità ambientale, economica e sociale delle aziende vitivinicole italiane.
Si tratta di una certificazione riconosciuta a livello nazionale e internazionale, applicabile sia a livello di organizzazione (azienda) che di prodotto (bottiglia di vino). Il progetto, nato nel 2011, è oggi una delle principali risposte italiane alle esigenze di sostenibilità nella filiera vitivinicola.

BRCGS, IFS e FSSC 22000 sono tre tra i principali standard riconosciuti dal GFSI (Global Food Safety Initiative), l’organismo internazionale che stabilisce i requisiti di riferimento per la sicurezza alimentare. Essendo tutti approvati dal GFSI, questi standard sono formalmente equivalenti in termini di riconoscimento sul mercato globale.
Tuttavia, scegliere quello più adatto alla propria realtà non è scontato: ogni standard ha un approccio specifico alla valutazione, una diffusione geografica diversa e caratteristiche operative che lo rendono più o meno adatto a seconda dei clienti, dei mercati e della maturità aziendale.

Se operi nel settore agroalimentare, sai quanto sia importante avere una scheda tecnica chiara, completa e conforme alla normativa. Non si tratta solo di un documento burocratico, ma di uno strumento fondamentale per:
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